Che cosa sono le emozioni?

Uova con disegnate delle facce che rappresentano diverse emozioni. Le uova sono in contenitore sul bancone di una cucina

Tutti quanti proviamo delle emozioni: a volte più forti, altre volte più deboli; alcune piacevoli, altre molto meno. Tutte fanno parte della nostra esperienza di esseri umani e ci guidano nel compiere le nostre scelte e nel soddisfare i nostri bisogni. Le emozioni sono nostre alleate (sì, anche quelle che ci fanno stare male), perché se impariamo ad ascoltarle e comprenderle, possono dirci molto su come funzioniamo, di cosa abbiamo bisogno e, quindi, su come possiamo prendere cura di noi stessi.

Partiamo dalle basi: cosa sono le emozioni?

Le emozioni sono delle reazioni che il nostro corpo ha in risposta a degli stimoli e che lo preparano a fronteggiarli. Questi stimoli possono essere esterni, ossia cose che ci accadono, situazioni in cui ci troviamo, o persone che incontriamo; possono essere però anche interni, come ad esempio pensieri, ricordi, sensazioni fisiche o altre emozioni.

Non tutti gli stimoli sono però in grado di innescare un’emozione. Infatti, le sperimentiamo quando ci imbattiamo in qualcosa che percepiamo come abbastanza rilevante rispetto ai nostri obiettivi, bisogni, o al nostro benessere, e questo è molto soggettivo. Un concetto fondamentale da capire è infatti che le emozioni non dipendono così tanto dalla specifica situazione in cui ci troviamo, quanto piuttosto da come la interpretiamo. Una stessa situazione potrebbe infatti portare persone diverse a provare emozioni completamente differenti. Ecco un esempio per capire meglio.

Immaginiamo che all’improvviso un pomeriggio si metta a piovere. Una persona potrebbe sentirsi triste perché aveva intenzione di andare a fare una gita all’aperto con degli amici, ma a causa del meteo dovrà rinunciarci. Un’altra potrebbe provare ansia perché aveva steso i panni in giardino e ora dovrà correre a prenderli prima che si inzuppino totalmente. Una terza persona potrebbe sentirsi invece del tutto tranquilla perché tanto aveva pianificato di rimanere in casa a riposarsi. In questo esempio possiamo vedere come la stessa situazione sia stata vissuta in modo molto diverso da queste tre persone, sulla base dei pensieri che ciascuna di loro ha avuto.

Come dicevamo, le emozioni ci preparano anche ad affrontare una certa situazione e ci predispongono quindi all’azione. È per questo che, generalmente, quando ci sentiamo in ansia ci viene da fare il possibile per scongiurare la minaccia che temiamo o cerchiamo rassicurazioni; oppure se proviamo disgusto ci viene da allontanarci da ciò che ce lo ha causato.

Le emozioni hanno quindi una forte influenza sulle nostre vite, dato che prendiamo decisioni in base al fatto che come ci sentiamo in un certo momento, e che scegliamo le attività da svolgere anche in base alle emozioni che ci provocano. Tuttavia, siamo talmente abituati a sperimentarle che spesso non poniamo la giusta attenzione a cosa proviamo e ci troviamo ad esserne guidati senza volerlo.

Comprendere le nostre emozioni e – cosa ancora più importante – perché le proviamo, ci può essere di grande aiuto nel rispondere più efficacemente alle situazioni, in una maniera che sia più coerente con i nostri obiettivi e meno influenzata da “reazioni di pancia” che a volte potrebbero portarci a fare scelte non così desiderabili.

Quindi come faccio a riconoscere le mie emozioni?

Non sempre riconoscere le emozioni è semplice come sembra, ma con un po’ di pratica è possibile farsi un’idea sempre più chiara di ciò che ci passa per la testa e sviluppare una consapevolezza sempre maggiore di noi stessi.

Quando in una situazione sentiamo di provare un’emozione significativa, una cosa che possiamo fare è iniziare a porci alcune domande, come:

Non c’è un ordine preciso con cui porsi queste domande e a volte ci verrà molto più facile rispondere ad alcune di esse e meno alle altre. Il fatto di avere più aspetti cui prestare attenzione (pensieri, sensazioni fisiche, comportamenti e bisogni) ci aiuta perché ci dà più opportunità per iniziare il nostro processo di riconoscimento dell’emozione.

Ecco di seguito una lista delle principali emozioni spiacevoli e dei modi in cui si manifestano.

Ansia

Pensieri: «succederà qualcosa di brutto e spiacevole»; «non riuscirò a farcela»;

Sensazioni: «aumento dei battiti del cuore e della frequenza dei respiri; fiato corto; tremori; nausea; sudore;

Comportamenti: fuggire o chiedere rassicurazioni;

Bisogno: ho bisogno di sentirmi al sicuro.

Tristezza

Pensieri: «è successo qualcosa che non avrei voluto»; «c’è qualcosa che non va in me»;

Sensazioni: stanchezza, nodo alla gola, peso sul petto, anedonia;

Comportamenti: evitare il contatto con gli altri; chiudersi in casa;

Bisogno: ho bisogno di avere qualcuno a cui tengo accanto a me, o comunque ricevere affetto e supporto.

Rabbia

Pensieri: «ho subito un’ingiustizia»; «l’altra persona sta cercando di farmi un torto»;

Sensazioni: tensione muscolare, vampate di calore, mascelle serrate;

Comportamenti: aggredire, colpire o lanciare oggetti;

Bisogno: ho bisogno di sentirmi rispettato/a e ascoltato/a.

Vergogna

Pensieri: «ho fatto una figuraccia» «l’altra persona penserà male di me»;

Sensazioni: arrossire, peso allo stomaco;

Comportamenti: abbassare lo sguardo, scomparire dalla vista degli altri, ritirarsi in casa;

Bisogno: ho bisogno che gli altri abbiano una buona considerazione di me.

Si sottolinea come le descrizioni di pensieri, sensazioni, comportamenti e bisogni siano espresse in termini piuttosto generici al fine di rendere meglio l’idea di cosa tendenzialmente ci aspettiamo di provare in associazione a ciascuna emozione. Le nostre esperienze potrebbero essere leggermente diverse in base alle situazioni specifiche in cui ci troviamo e al nostro specifico modo di viverle.

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *