Il DOC da relazione: quando il vero amore diventa un’ossessione

Avere al proprio fianco una persona con cui scambiare affetto, intimità e sicurezza è per molti un bisogno, che se soddisfatto può arricchire l’esistenza dell’individuo. Trovare un partner che amiamo e che ci ama, con cui condividere esperienze e affrontare le sfide della vita ci offre sicurezza e conforto., ma anche un modo per crescere come persone. Questo desiderio riflette il nostro bisogno di amore e di appartenenza, che sono molto importanti per il nostro benessere emotivo e mentale. Per alcune persone però, il desiderio di trovare la persona giusta e il non poter avere mai la certezza matematica di aver trovato l’anima gemella diventano un pensiero fisso, tanto intrusivo e opprimente da compromettere il funzionamento della persona. Si parla in questi casi di disturbo ossessivo-compulsivo da relazione (o “DOC da relazione”). Vediamo meglio di cosa si tratta.

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)

In termini generali, il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni che causano un forte disagio. Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi intrusivi e ripetitivi, percepiti come incontrollabili da chi li sperimenta. Tali idee sono sentite come disturbanti, nonostante che spesso, a mente fredda, sono giudicate dall’individuo come infondate o eccessive. Per alleviare questo disagio vengono messe in atto delle compulsioni, ossia comportamenti ripetitivi (come controllare, lavare/lavarsi, ordinare, ecc.) o azioni mentali (pregare, ripetere formule, contare) finalizzati a contenere il disagio emotivo provocato dai pensieri e dagli impulsi che caratterizzano le ossessioni.

Le ossessioni possono riguardare un’ampia varietà di temi. È proprio a seconda del loro contenuto che si possono distinguere i vari sottotipi di disturbo ossessivo-compulsivo. Uno di questi è proprio il DOC da relazione, caratterizzato da dubbi, pensieri intrusivi e preoccupazioni eccessive riguardo una relazione romantica. Chi ne soffre può avere ossessioni sulla qualità della propria relazione, sulla scelta del partner o sulla possibilità di essere realmente innamorati. In altre parole, è attanagliato da frequenti dubbi sul fatto che la relazione e il partner siano davvero quelli giusti.

Come si manifesta il DOC da relazione

Le ossessioni

Alcuni si focalizzano più sulla qualità della relazione. In questi casi sono tipici pensieri quali: «Sono sicuro/a che questa sia la relazione giusta per me?», «Sono veramente innamorato/a? E lui/lei prova lo stesso per me?», «Sto davvero bene con lui/lei?».

Altri invece hanno dubbi che riguardano più il partner e le sue caratteristiche fisiche, intellettivi, sociali, di personalità o morali. Per cui l’individuo si ossessiona per il fatto che il proprio partner potrebbe avere delle mancanze che non lo renderebbero “La persona giusta”. Alcuni esempi di pensieri tipici, in questo caso, sono: «Potrebbe non essere abbastanza intelligente o bello/a per me», «Potrebbe non avere ciò che serve per avere successo nella vita», «Potrebbe essere troppo inaffidabile per metter su famiglia con lui/lei».

Le compulsioni

Dato che questi pensieri intrusivi e ricorrenti causano non poco disagio, vengono messe in atto una serie di comportamenti per ridurlo. In altre parole vengono messe in atto le compulsioni. Per esempio l’individuò può fare dei veri e propri test: Se teme che i propri sentimenti non siano genuini potrebbe monitorarsi di continuo per verificare «se quello che provo è vero amore» o se ha fatto qualcosa che potrebbe indicare il contrario (come aver provato attrazione per altre persone).

A volte è il partner che viene monitorato di continuo. Se il timore è che non sia abbastanza bello, intelligente o simpatico (per fare solo alcuni esempi) la persona lo osserva spesso per cercare disconferme. Possono essere fatti confronti tra la propria relazione e quella di altre coppie (conoscenti, amici o anche personaggi di film o serie TV) per capire se la propria è bella o soddisfacente come la loro. Spesso si cercano anche delle rassicurazioni, sia chiedendo ad altri conferma del fatto che la propria relazione o il proprio partner siano giusti, sia andando a ripescare dal passato ricordi di esperienze con il proprio partner in cui si è provato quello che si ritiene di dover provare.

Infine, una strategia molto comune per gestire le ossessioni è l’evitamento di quelle situazioni e quegli stimoli capaci d’innescarle. Per cui la persona può trovarsi a evitare di uscire con certe coppie che ritiene perfette o di vedere film romantici, per timore che inneschino dubbi, confronti o preoccupazioni.

Le conseguenze

Le compulsioni vengono messe in atto per ridurre il disagio dovuto alle ossessioni. Paradossalmente, però, il risultato è quello d’incrementare la sofferenza: non solo ho costanti dubbi intrusivi sulla mia relazione o sul mio partner, ma poi passo anche molto tempo a tentare di fugarli, a cercare rassicurazioni e a monitorarmi, investendo in tutto ciò non poche energie. È questo che poi va a compromettere la qualità di vita della persona e quindi a costituire un disturbo.

Come abbiamo detto, è sano e normale volere il meglio per se stessi e quindi cercare un partner con cui stabilire una relazione soddisfacente. Tuttavia, quando questi pensieri diventano ossessivi e interferiscono con la vita quotidiana, è importante riconoscerli ed affrontarli. Il modo migliore per far questo è cercare supporto professionale.

Come affrontare il DOC da relazione

Uno psicologo può aiutare a comprendere meglio la propria situazione e i processi che la sostengono, così come affrontarli. In parte questo passa dal ristrutturare eventuali convinzioni distorte ed errori di ragionamento. In parte dallo sviluppare una tolleranza dell’incertezza, e quindi l’accettazione del fatto che non si potrà mai avere la certezza assoluta di avere la relazione perfetta con la propria anima gemella. Sarà infatti possibile promuovere questa consapevolezza, e imparare a convivere con una sana dose incertezza.

È normale avere dubbi occasionali persino nelle relazioni più soddisfacenti e significative, perché i rapporti umani sono complessi e in continua evoluzione. Anche quando si è in una relazione felice, è normale interrogarsi sulla compatibilità a lungo termine, sui cambiamenti che potrebbero verificarsi nel corso del tempo o sulle direzioni che si vuole dare alle proprie vite. Ciò non indica però che c’è un problema nella relazione o che i propri sentimenti di amore non siano autentici. Tutt’altro: questi dubbi possono servire come opportunità per valutare e rafforzare la relazione, esplorando i propri sentimenti e comunicando apertamente con il partner. Inoltre, il confrontarsi con dubbi occasionali può aiutare a confermare la solidità della relazione o a individuare eventuali aree di miglioramento.

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