Ansia da prestazione sessuale: come affrontarla?

Provare ansia da prestazione durante il sesso è molto più comune di quanto si pensi, ma è una situazione che può creare non pochi disagi. Scopriamo cos’è l’ansia da prestazione sessuale e come affrontarla.

Cos’è l’ansia

L’ansia è una reazione che il nostro corpo ha quando percepisce una minaccia, reale o immaginata. È un sistema che si è evoluto nel corso di migliaia e migliaia di anni. È anche grazie a esso che la nostra specie ha potuto sopravvivere e riprodursi fino ai giorni d’oggi. Immaginiamo un nostro antenato nella savana, che a un certo punto incontra un leone. In quel momento in lui si innesca la risposta d’ansia. Con essa il suo corpo mette in atto una serie di cambiamenti che lo preparano a fronteggiare la minaccia, combattendo o scappando. Ad esempio, il suo cuore batte più veloce per far circolare meglio il sangue; i suoi bronchi si dilatano e i suoi respiri si fanno più frequenti così da assumere più ossigeno; il sangue fluisce verso braccia e gambe così da poter scappare (o combattere) meglio.

Tra i vari cambiamenti che avvengono, c’è anche una temporanea inibizione del funzionamento sessuale, in primis delle reazioni tipiche dell’eccitazione. Dopo tutto in una situazione del genere il sesso non è in cima alla lista delle priorità. Meglio risparmiare le energie per fronteggiare la minaccia e rimandare il divertimento a un secondo momento, quando ci si potrà rilassare.

Ma questo cosa c’entra con il sesso?

Anche nel 2023, noi esseri umani funzioniamo alla stessa maniera. Fortunatamente i leoni non sono più un pericolo, ma non è necessario trovarsi di fronte ad un felino di 200kg per sentirsi in ansia. Ciò che conta veramente è il fatto di percepire una certa minaccia, cosa che può accadere in varie situazioni molto più quotidiane: sarà capitato a tutti prima di un esame, di un colloquio o di una prova sportiva, ad esempio, di sentirsi in ansia per il timore di fallire. Lo stesso può accadere durante il sesso.

Si parla di ansia da prestazione sessuale, dunque, quando una persona vive il rapporto sessuale con preoccupazione e agitazione, e quando queste “ansie” rendono difficile o impossibile eccitarsi (ottenere o mantenere l’erezione, lubrificazione, ecc). Salvo rari casi, l’ansia da prestazione tende a manifestarsi durante il sesso con un partner, piuttosto che in masturbazione. Questo accade perché quando siamo con un partner ci sono molti più fattori in gioco che possono creare pressione e dare adito ad ansie di vario tipo, in genere riconducibili alla paura di deludere l’altro, di fare una figuraccia o di “non essere all’altezza”.

L’ansia da prestazione sessuale come si manifesta?

Nelle persone di genere maschile queste preoccupazioni portano comunemente a una difficoltà nell’ottenere l’erezione e/o nel controllare l’eiaculazione. Non bisogna però pensare che l’ansia da prestazione sia un problema esclusivamente maschile. Per chi ha una vulva le manifestazioni sono in genere meno “eclatanti” se confrontate alla perdita dell’erezione, pertanto possono anche passare inosservate. Ciononostante possono creare non meno disagio. Solitamente può esserci una difficoltà nell’eccitarsi e nel raggiungere un sufficiente lubrificazione, essenziale per la penetrazione (con dita, toys o pene) e senza la quale questa diventa sgradevole, se non proprio dolorosa.

In tutti questi casi può instaurarsi un circolo vizioso, per il quale più temo di avere difficoltà durante il sesso, più mi sento in ansia e più quest’ansia rende probabile che i miei timori si realizzino, per ragioni del tutto fisiologiche.

Ansia da prestazione: come affrontarla?

È comunque possibile uscire da questi circoli viziosi e superare l’ansia da prestazione. Il primo passo è quello d’identificare le specifiche preoccupazioni che la generano, per poi imparare a metterle in discussione e distanziarsene. Un’altra strategia è quella di cercare di focalizzarsi sulle sensazioni fisiche che stiamo ricevendo durante il rapporto, sul proprio partner e su tutto ciò che c’è di piacevole nel momento presente.

È tutta una questione di dove dirigiamo la nostra attenzione: si tratta di spostarla dalle preoccupazioni che abbiamo sui mille modi in cui ipoteticamente il rapporto potrebbe andare male, e dirigerla verso le sensazioni di piacere che stiamo concretamente provando nel qui ed ora.

Va detto però che questi sono solo alcuni suggerimenti, che, per quanto utili, talvolta non possono bastare. In questi casi non c’è niente di male nel cercare l’aiuto psicologico di un professionista così da affrontare la problematica con i giusti strumenti.

Detto ciò, non c’è da preoccuparsi: l’ansia da prestazione sessuale è una problematica molto comune, che può essere risolta, per poter tornare a godere di una sessualità serena e appagante.

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